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L’insufficienza pancreatica è una patologia spesso confusa con altre condizioni, a causa del vario quadro sintomatologico che presenta.

Proprio per questo è fondamentale capire se ci troviamo di fronte ad un’insufficienza della funzione digestiva del pancreas, in modo tale da ottenere una diagnosi tempestiva ed una terapia naturale e fortemente efficace.

In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza, andando a vedere cos’è esattamente l’insufficienza pancreatica, perché si manifesta, come differisce la forma lieve da quella cronica, i sintomi caratteristici, la diagnosi, la possibile cura tramite enzimi naturali sostitutivi e gli alimenti da preferire in caso di insufficienza pancreatica.

INSUFFICIENZA PANCREATICA: COS’È E PERCHÉ SI MANIFESTA

L’insufficienza pancreatica è una condizione che deriva da un danno di tipo cronico al pancreas, il quale ha il compito di produrre enzimi ed ormoni per la funzione digestiva. L’insufficienza di questo organo si ha quando vi è una compromissione della funzione di più del 90% del pancreas.

La compromissione di questa larga parte del pancreas porta ad una conseguente perdita della funzione digestiva, dovuta alla ridotta produzione degli enzimi. Una conseguenza di questa condizione è anche il diabete, il quale è causato da una ridotta produzione di insulina e in questo caso si parla di insufficienza pancreatica endocrina.

INSUFFICIENZA LIEVE O PANCREATITE CRONICA: LE DIFFERENZE

L’insufficienza pancreatica può essere di due diversi livelli di gravità, ovvero lieve o cronica:

  • Insufficienza pancreatica lieve: nonostante un quadro clinico generalmente variabile, l’insufficienza lieve è caratterizzata da dolore addominale improvviso e violento, localizzato prevalentemente nella parte superiore dell’addome. A volte si può diffondere anche verso la schiena. Oltre al dolore, possono comparire sintomi lievi come nausea, febbre, difficoltà digestive e vomito.
  • Insufficienza pancreatica cronica: se trascurata, l’insufficienza si può cronicizzare e possono comparire sintomi più severi, come insufficienza respiratoria e renale, setticemia e shock. In questo caso l’insufficienza permane a lungo e tende ad aggravarsi con il passare del tempo, producendo danni permanenti o disfunzione di organi.

Tuttavia, il quadro patologico dell’insufficienza pancreatica è molto vario e può essere diverso da persona a persona. Per questo, in ogni caso, si consiglia di rivolgersi al Pronto Soccorso o al proprio medico quando si manifestano i primi sintomi.

SINTOMI DELL’INSUFFICIENZA PANCREATICA

I sintomi dell’insufficienza pancreatica sono legati principalmente al malassorbimento dei grassi, che può portare a disfunzioni dell’apparato digerente e anche a deficit di vitamine liposolubili, come E, A, K e D.

Questo deficit può causare alcuni eventuali sintomi che possono essere facilmente confusi con altre patologie; alcuni di questi sintomi sono: rischio di fratture ossee, cecità notturna, disfunzioni metaboliche, rischio di emorragie e deficit della coagulazione, disfunzioni muscolari e disturbi neurologici.

In generale, però, i sintomi caratteristici dell’insufficienza pancreatica sono:

  • Dolore allo stomaco;
  • Steatorrea e feci untuose con cattivo odore;
  • Gonfiore e gas addominale;
  • Flatulenza;
  • Calo di peso o scarso accrescimento;
  • Diarrea;
  • Stanchezza cronica;
  • Deficit di nutrienti;
  • Sensazione di fame anche quando non c’è motivo.

Nelle fasi di insufficienza pancreatica più avanzate, potrebbe verificarsi anche un’alterazione degli ormoni legati al metabolismo degli zuccheri, come conseguente comparsa del diabete di tipo insulino-dipendente.

DIAGNOSI

La diagnosi dell’insufficienza pancreatica inizia tramite la visita medica e i sintomi registrati durante questa. Il medico, per procedere con la diagnosi, si baserà anche su alcuni esami di laboratorio. Più frequentemente viene usato il dosaggio dell’elastasi fecale, il quale raggiunge la massima sensibilità nei casi di insufficienza grave.

Un altro esame utile per la diagnosi è la ricerca di grassi nelle feci, per verificare la presenza di steatorrea. Questa analisi si fa tramite una raccolta fecale di 72 ore durante le quali vanni consumati dei grassi. Questa analisi risulta positiva, confermando la presenza di insufficienza pancreatica, se il rapporto tra grassi assunti e assorbiti è minore dell’85%.

Un altro metodo per diagnosticare questa patologia è lo studio in risonanza magnetica successivo a stimolazione del pancreas con l’ormone secretina. Questa analisi aiuta a verificare il grado di funzionalità digestiva residuo del pancreas.

Se si sospetta anche la presenza del diabete, è utile eseguire un’analisi della curva glicemica, valutando anche la storia del paziente per individuare la causa sottostante.

COME SI CURA L’INSUFFICIENZA PANCREATICA

L’insufficienza pancreatica, così come il diabete, può essere efficacemente curata con terapie sostitutive, che possono prevedere l’assunzione esterna di enzimi digestivi o insulina (in caso di complicanza dovuta al diabete).

Dunque, in caso di insufficienza pancreatica importante, dopo consulto medico, potrebbe inoltre essere opportuno assumere preparati a base di enzimi digestivi naturali in grado di facilitare il processo digestivo e l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti.

Il dosaggio di questi enzimi varia da persona a persona e deve essere opportunatamente indicato dal proprio medico curante.

La diagnosi tempestiva della causa dell’insufficienza pancreatica è fondamentale per iniziare il prima possibile un percorso di cura, controllo e valutazione periodica del compenso digestivo e delle eventuali complicanze.

Per trattare al meglio i casi di insufficienza pancreatica complessa, si consiglia di rivolgersi ad un centro di riferimento per le malattie pancreatiche.

COSA MANGIARE IN CASO DI INSUFFICIENZA DEL PANCREAS

L’alimentazione è un aspetto molto importante per trattare al meglio e tenere a basa l’insufficienza pancreatica.

Innanzitutto, è buona norma preferire alcune tipologie di alimenti, da integrare nella dieta quotidiana. I migliori alimenti da preferire in questo caso sono:

  • Proteine, da carni bianche o pesce magro;
  • Carboidrati;
  • Verdura, soprattutto cotta;
  • Frutta fresca, prevalentemente di stagione, cotta e matura;
  • Cibi antiossidanti, come mirtilli e uva rossa.

Così come esistono alimenti da preferire, ne esistono altri da evitare, tra cui:

  • Caffeina;
  • Alcolici di ogni tipo, tranne che se usati per la cottura degli alimenti;
  • Tutti gli alimenti ricchi di grassi, come salumi, insaccati, formaggi e fritture;
  • Crostacei, molluschi e pesce grasso;
  • Cibi piccanti.

Infine, le tipologie di cottura più indicate per chi soffre di insufficienza pancreatica sono: alla griglia, al vapore, a bagno maria e al forno.

CONCLUSIONI

Per concludere, l’insufficienza pancreatica è una patologia che si manifesta con diverse intensità e con un quadro clinico e sintomatologico che varia da persona a persona.

In ogni caso, se compaiono alcuni dei sintomi elencati in questo articolo, si consiglia di rivolgersi il prima possibile ad un medico per ottenere una diagnosi tempestiva e curare efficacemente la patologia, tramite terapia sostitutiva con enzimi digestivi naturali.

La cura e la prevenzione passano anche attraverso l’alimentazione, cercando di evitare il più possibile cibi irritanti e grassi.

Infine, in caso di insufficienza pancreatica grave o complessa, si consigli di rivolgersi ad un centro medico specializzato in patologie inerenti al pancreas.