caviglia

Hai bisogno di approfondire l’argomento tutori e cavigliere, ma non sai da dove iniziare? In questo articolo ti spieghiamo tutto a riguardo per capire quali sono le differenze tra i due strumenti e quale fa al caso tuo.

La cavigliera ortopedica: cos’è

Come saprete, per esperienza o per conoscenza personale, la cavigliera ortopedica è una sorta di tutore che viene utilizzato con lo scopo di proteggere la caviglia da eventuali infortuni o danni, oppure con l’intenzione di supportare l’articolazione durante la riabilitazione in seguito ad un incidente.

Le cavigliere ortopediche sono molto utilizzate in quanto non è raro subire una distorsione, una rottura o stiratura della caviglia, tutte occasioni che prevedono l’utilizzo di questo strumento. Per tutelare l’articolazione mentre si fa sport o in caso sia particolarmente delicata, è consigliata ad esempio una cavigliera elastica che svolga una funzione di sostegno.

Tuttavia, non esiste un solo modello di cavigliera ortopedica, infatti quest’ultima deve essere scelta in base alle proprie esigenze. Per scoprire quali tipi di cavigliere sono in commercio in ambito ortopedico, proseguite la lettura.

Le tipologie di cavigliere e tutori ortopedici

Come abbiamo appena accennato, le cavigliere ortopediche vengono utilizzate per diversi motivi, quindi questo strumento deve essere scelto a seconda delle necessità. Ecco quali sono i principali modelli di cavigliere esistenti:

  • La cavigliera elastica: è uno strumento molto leggero che viene utilizzato spesso nei casi poco gravi, come lesioni minime dell’articolazione. Questa cavigliera è molto semplice da utilizzare, infatti si mette e si sfila in pochi secondi senza problemi e può anche essere lavata. La cavigliera elastica è adatta anche a coloro che hanno la pelle sensibile, in quanto non provoca irritazioni;
  • Il tutore bivalve: è una tipologia di supporto ideale per coloro che hanno subito un trauma importante alla caviglia, perché rispetto alla cavigliera elastica ha il compito di immobilizzare interamente l’articolazione. Così facendo, il tutore bivalve permettere all’articolazione di guarire completamente, grazie ad una convalescenza e riabilitazione corretta. Esistono tutori bivalve rimovibili e anche indicati per i pazienti ancora in fascia pediatrica.
  • Il tutore per il piede: questo supporto ortopedico ha il compito di immobilizzare sia la caviglia sia il piede, rivelandosi perfetto per coloro che hanno appena subito un intervento chirurgico e hanno necessità di guarire senza muovere la zona.

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Cavigliera elastica e tutore, qual è la differenza

Un’altra cosa da precisare quando si parla di tutori e cavigliere è sicuramente la differenza sostanziale che esiste tra questi due supporti. Infatti, molto spesso questi termini vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà hanno compiti e caratteristiche che li differenziano molto tra loro.

Realizzata in materiale morbido, la cavigliera elastica somiglia ad un manicotto e ha lo scopo di comprimere la caviglia, dando sollievo immediato a chi la indossa. Per quanto riguarda l’utilizzo, basta infilarla come se fosse un calzino, quindi niente di complicato. A differenza del tutore, la cavigliera elastica non offre supporto all’articolazione ed è quindi adatta solo in caso di leggere distorsioni o a scopo preventivo, in caso si faccia sport a livelli agonistici o similari. Esistono comunque diversi modelli di cavigliera elastica: alcuni con lacci o cinturini, altri uniti. In genere, i modelli con le fasce elastiche sono consigliati perché permettono di regolare la larghezza della cavigliera al proprio piede.

Al contrario, il tutore ortopedico è un vero e proprio supporto che può essere semi-rigido o rigido. Questo strumento viene utilizzato per dare sostegno ai legamenti e ai muscoli della caviglia, limitando anche i movimenti articolari se indossato. Il tutore deve essere prescritto dal medico dopo aver eseguito un’apposita visita e aver confermato un trauma di primo o secondo grado, quindi grave.