Dopo tanto tempo trascorso chiusi in casa o in ufficio, che gran voglia di rilassarsi al sole a
prendere la tintarella. Ecco, però, che dopo alcune ore dall’esposizione senti prurito o addirittura dolore. La pelle è fortemente arrossata, forse anche con bolle o puntini rossi: è l’eritema solare. Come prevenirlo e cosa fare quando insorge?
Cos’è l’Eritema Solare
L’Eritema solare è una condizione di infiammazione delle porzioni di pelle esposte alla luce
solare, potremmo meglio definirla come una ustione cutanea. Generalmente si presenta dopo un periodo di esposizione al sole, a distanza di almeno 4 ore da questa.
Nella maggior parte dei casi provoca soltanto prurito e dolore limitatamente alla area colpita ma i sintomi possono essere anche decisamente maggiori e la condizione può richiedere anche l’intervento del medico e la prescrizione di farmaci anche per via orale.
Responsabili dell’eritema solare sono le radiazioni presenti nella luce solare, segnatamente i
raggi ultravioletti.
Da diversi anni questi hanno aumentato la loro potenza, aumentando i casi di ustione derivante da questa componente fisica. Dobbiamo dividere i raggi ultravioletti in due tipi, con diverse caratteristiche.
I più numerosi sono i Raggi UVB che rappresentano l’80% del totale dei raggi ultravioletti. La capacità di penetrazione nella pelle di questi raggi è limitata, addentrandosi solo nello strato superficiale.
Sono i responsabili dell’abbronzatura ma possono provocare comunque danni alla pelle come, appunto, le ustioni. Sono in ogni caso anche capaci di incidere sul patrimonio genetico delle cellule, portando ad alterazioni nel loro funzionamento e generando un rischio di insorgenza di tumori della pelle.
Gli UVA che rappresentano il 20% del totale degli UV, hanno una potenza decisamete superiore, con la capacità di raggiungere gli strati profondi della pelle. Con questa loro azione, gli UVA inducono nelle cellule che colpiscono una variazione genetica nei processi di riproduzione delle cellule stesse.
Queste alterazioni sono alla base del rischio di tumore della pelle in misura parecchio superiore rispetto agli UVB. Come difendersi, dunque?
Eritema solare prevenzione e cura
Per prima cosa, se noti l’insorgenza dell’eritema solare, occorre interrompere l’esposizione al sole coprendo le parti colpite. Purtroppo i Raggi Ultravioletti hanno la capacità, sebbene
attenuati, di superare anche la barriera dei tessuti.
Anche all’ombra dell’ombrellone, quindi, i raggi ultravioletti continuano a colpirti, quindi occorre stare certamente all’ombra naturale, in zone non colpite dalla luce solare. E’ anche necessario applicare prodotti solari di buona qualità, idratanti e dotati di filtri anti UV di alto livello, almeno da 30 in su e l’applicazione va rinnovata frequentemente.
I raggi UV non sono affatto fermati dall’acqua per cui il pensiero di stare a bagno per difendersi è puramente illusorio. Molto dipende poi dalle caratteristiche della pelle di ciascuno. Le persone con pelle molto chiara e con capelli biondi o rossi e occhi chiari sono molto più suscettibili all’eritema solare.
Man mano che il colore di base della pelle varia verso il bruno e lo scuro, la suscettibilità
diminuisce fino ad arrivare alle persone con pelle molto scura che raramente presentano
eritema solare anche dopo esposizioni intense.
Generalmente l’eritema solare si risolve in 4-5 giorni durante i quali è necessario evitare ulteriori esposizioni al sole e applicare medicazioni umide e fredde sulla parte colpita. Si può ottenere un sollievo dai sintomi con l’applicazione di creme a base di cortisone che solo il medico può prescrivere.
Nei casi gravi di ustione è necessario talvolta assumere terapie orali antinfiammatorie o a base di cortisone. Certamente non puoi decidere autonomamente come curarti, devi per forza passare per l’intervento del medico.
In ogni caso e ancora di più se l’eritema ti ha provocato bolle, devi evitare di grattarti per non rischiare l’insorgenza di sovrainfezioni batteriche sempre in agguato e che peggiorerebbero la situazione richiedendo terapie più serie.
Ti consigliamo di esporti al sole in modo graduale e usando sempre creme solari con alto fattore di protezione e seri filtri anti UV.