Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si è trovato ad avere a che fare con la dieta che non funziona. Può capitare, soprattutto se si tratta di un regime eccessivamente restrittivo o non frutto del lavoro personalizzato di un professionista.
Nelle prossime righe, vediamo assieme cosa fare nel momento in cui ci si accorge che, nonostante l’impegno, i risultati non arrivano.
Attenzione al gonfiore
Quando vediamo alzarsi il numero che si vede sulla bilancia, tendiamo spesso, sbagliando, a pensare che sia tutta “colpa” di quello che mangiamo, dell’eccesso di calorie.
Bene, non è sempre così! In alcuni casi, il dito va puntato sull’accumulo di liquidi in eccesso. Come risolvere questo problema? Innanzitutto con l’alimentazione, ma non nell’ottica della restrizione calorica.
La cosa giusta da fare è, per esempio, puntare sulla riduzione dell’apporto di sale. Ci si può ovviamente aiutare con drenanti per dimagrire, avendo cura di scegliere solo prodotti autorizzati dal Ministero della Salute, ma non bisogna mai considerarli delle bacchette magiche.
Un’altra alternativa per ottimizzare il drenaggio dei liquidi in eccesso è la medicina estetica, in particolare il trattamento di mesoterapia. Di cosa si tratta? Di una procedura ambulatoriale che prevede l’inoculazione, tramite iniezioni, di farmaci scelti appositamente dal medico a seconda del quadro di partenza del paziente.
La scelta delle fibre giuste
Si dice spesso che, per dimagrire, è importante ottimizzare l’apporto di fibre. Una cosa di cui ci si dimentica riguarda il loro non essere tutte uguali. A fare la differenza sono in particolare le fibre solubili, che comportano la creazione, a livello intestinale, di una mucillagine che attrae grassi e zuccheri, inibendo il loro assorbimento.
Dove le si può trovare? In frutti come la mela e la pera, ma anche in verdure versatili e gustose come il carciofo.
L’approccio giusto all’attività fisica
Per dimagrire, è necessario fare attività fisica. Attenzione, però: se ci si approccia al workout in maniera casuale, il rischio è quello di rendere qualsiasi percorso alimentare inutile.
Si sente spesso parlare di cardio, tipologia di attività fisica che si può concretizzare dedicandosi, per esempio, a una camminata a passo sostenuto.
Utile, non c’è dubbio, ma non sempre sufficiente. In alcuni casi, può valere la pena affiancare l’allenamento con i pesi o l’approccio interval training – esercizio intenso alternato al recupero attivo – così dare modo al corpo di continuare a bruciare calorie anche dopo la fine dell’allenamento.
Le combinazioni sbagliate
Capita di sovente che un regime alimentare basato sulla restrizione calorica non funzioni perché non si tiene conto dell’effetto di determinate combinazioni di alimenti.
In alcuni casi, pensare di dimagrire portando in tavola pasti a base di pasta in bianco, patate e una fettina di carne è illusorio. Come mai? Perché si tratta di uno schema alimentare caratterizzato dalla presenza di due fonti di carboidrati. La cosa giusta da fare è includerne una sola a pasto.
Si può ridurre all’osso l’apporto calorico, ma se non si tiene conto delle proporzioni tra i vari macronutrienti non si va da nessuna parte.
Massa grassa vs massa muscolare
Si sta seguendo una dieta e non si ravvisano riduzioni sulla bilancia, anzi il contrario. No panic! In alcuni casi, questo risultato può essere dovuto a un aumento della massa muscolare, che pesa più di quella grassa.
Eccesso di zuccheri aggiunti (e spesso nascosti)
La dieta non sembra sortire l’effetto sperato? Tra i motivi, può esserci l’eccesso di zuccheri aggiunti (e nascosti). Come risolvere il problema? Andando a controllare gli ingredienti del succo di frutta che si beve a pranzo o a merenda e facendo attenzione, per esempio, a quanto zucchero si mette nel caffè.
Si tratta di accorgimenti piccoli, ma capaci, a lungo andare, di fare la differenza.