Mamma, ho bagnato il letto! Inutile arrabbiarsi. Le cause sono fisiologiche e vanno affrontate con l’aiuto del medico…
La pipì a letto (enuresi notturna) rappresenta un problema molto diffuso nell’infanzia e spesso si rivela un disturbo fastidioso sia per il bambino che ne è affetto, sia per i genitori.
Per enuresi s’intende l’involontaria emissione di urine a letto o nelle mutandine dopo i 5 anni, età in cui è previsto che il bambino abbia raggiunto il controllo completo della vescica (controllo sfinterico). È un sintomo riscontrato nel 10-15% dei bambini, con una netta predominanza nei maschi, che sembrano raggiungere il controllo vescicale più tardivamente rispetto alle femmine. L’enuresi è un disturbo ereditario: se uno dei genitori da piccolo bagnava il letto, esiste una forte probabilità del 40% che anche il figlio abbia lo stesso problema. Se entrambi i genitori avevano questo disturbo, la probabilità sale al 70%. Esistono due tipi di enuresi:
- Il bambino non ha mai raggiunto il controllo sfinterico
- Il disturbo si presenta dopo un periodo di “asciutto” di una durata di almeno 6 mesi
L’enuresi, inoltre, può essere notturna, diurna oppure mista, quando il piccolo presenta episodi sia di giorno sia di notte.
Enuresi Notturna Bambini: Cause
L’enuresi notturna bambini è dovuta a una carente produzione da parte della neuro-ipofisi dell’adiuretina, detto anche ormone antidiuretico. Questo ormone, secreto quando ci addormentiamo, garantisce una minor produzione di urine di notte. Nei bambini con enuresi notturna l’ormone antidiuretico è insufficiente e, quindi, il volume di urine prodotte la notte è eccessivo e difficilmente trattenibile. Altre cause dell’enuresi sono una bassa capacità vescicale con conseguente impossibilità a trattenere le urine è un sonno “pesante”, con difficoltà di risvegliarsi quando è presente lo stimolo a urinare. Nell’enuresi secondaria, inoltre, incidono fattori psicologici ed eventi stressanti, come la nascita di un fratellino, l’inizio della scuola o la separazione dei genitori. Va ricordato anche che un’educazione troppo rigida in merito al controllo sfinterico, come una collocazione troppo precoce sul vasino, potrebbe provocare nel bambino angoscia nei confronti della minzione.
Enuresi Notturna Bambini: Rimedi
L’Enuresi notturna bambini scompare senza terapie dopo i 7 anni, ma in alcuni casi più rari il disturbo può persistere fino ai 15. Cosa fare per evitare che un problema “fisico” transitorio si trasformi in un problema emotivo? Bisognerà stemperare la tensione con un rituale rilassante per l’addormentamento (la favola preferita, qualche coccola, un carillon). È consigliabile anche tenere a portata di mano per eventuali “incidenti notturni” pigiama di ricambio, lenzuola e salviette in modo da affrontare la situazione senza troppe difficoltà. È importante, poi, che il piccolo impari a svuotare sempre la vescica prima di andare a nanna. Dal punto di vista terapeutico ci sono poi tecniche comportamentali (di risveglio notturno) finalizzate a condizionare il bimbo a risvegliarsi autonomamente per andare in bagno. Infine, potrebbe essere necessario prescrivere una breve terapia farmacologica con vasopressina compresse o spray nasale. Questa terapia integra l’ormone vasopressina, fino a che il sistema di produzione di tale ormone non giunga a maturazione spontanea.
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