Il baccalà è una preparazione del merluzzo che prevede un processo di conservazione mediante un processo di stagionamento sotto salatura. Il merluzzo nordico, che viene essiccato invece prende il nome di stoccafisso.
Anche se entrambi si presentano con caratteristiche simili, e spesso vengono confusi, bisogna sottolineare come il baccalà sia il merluzzo conservato sotto sale e non essiccato al sole.
Baccalà: dove viene preparato?
I paesi principali per la produzione del baccalà sono: Norvegia, Canada, Danimarca, Islanda, Isole Faer Oer. Il merluzzo utilizzato per preparare il baccalà, infatti, è un pesce all’interno della zona settentrionale dell’Oceano Pacifico e anche nell’Oceano Atlantico nella zona settentrionale.
Le principali ricette con baccalà sono nate proprio nei luoghi di origine dove viene pescato il merluzzo. Ma questi non sono gli unici posti in cui si prepara il baccalà. Infatti, l’Italia è uno dei primi paesi al mondo a utilizzare questo pesce e prepararlo.
Le proprietà benefiche del baccalà
Quali sono le principali proprietà benefiche del baccalà? Il baccalà è un pesce ricchissimo di proprietà nutritive. Infatti, è ricchissimo di proteine nobili, povero di grassi, e ricco di grassi saturi quali gli Omega 3, gli Omega 6 e gli Omega 9.
Oltre ai grassi buoni e agli amminoacidi, il baccalà presenta anche un alto contenuto di vitamina A. Il baccalà è un pesce ideale per tutti sia per i bambini, i giovani, e gli adulti.
Grazie al suo basso contenuto di sodio, nonostante venga conservato sotto sale, questo ha un effetto benefico sul sistema cardiocircolatorio. Inoltre, la presenza di fosforo è ideale per le capacità neuro-trasmettitrici del cervello.
Come riconoscere il baccalà veramente buono?
Riconoscere il baccalà è molto importante. Infatti, bisogna sapere che oggi vengono preparati altri tipi di pesce, oltre al merluzzo, infatti, viene posta sotto sale anche la molva, che apparentemente è simile al baccalà ma differisce sia per sapore sia per consistenza.
Un buon baccalà deve presentarsi di colore bianco, e non giallastro (se è giallo, allora vuol dire che per sbiancarlo inizialmente è stata utilizzata l’anidride solforosa).
Il baccalà deve presentare la pelle integra, inoltre deve presentarsi con una carne soda e compatta. Il consiglio è di optare per l’acquisto del baccalà sotto sale in un supermercato oppure da un pescivendolo di fiducia.
Come si prepara e cucina il baccalà?
Il baccalà per prima cosa dev’essere correttamente dissalato. Questo procedimento richiede che si ponga il baccalà all’interno di una vaschetta con dell’acqua, dopo averlo sciacquato abbondantemente sotto l’acqua. Una volta sciacquato e messo in una vaschetta con dell’acqua, bisogna ricordarsi di cambiarla almeno tre volte al giorno per tre giorni.
Dopo aver dissalato il baccalà allora si potrà iniziare a cuocerlo. È possibile cucinare il baccalà in diversi modi. Si può optare per una delle cotture più semplici e deliziose ossia: friggerlo. Per friggere il baccalà basterà infarinarlo e friggerlo in olio bollente. Oppure si può optare per la preparazione di una pastella e successivamente per la frittura in olio di semi bollente.
Una delle pietanze più gustose è di certo fritto, ma non è l’unica ricetta. Infatti, in Italia ci sono tantissimi metodi per preparare il baccalà. Ad esempio, al sugo, oppure al forno con le patate. Oppure può essere usato al posto dello stoccafisso, per la preparazione del baccalà alla vicentina o alla livornese.
Una volta cotto il baccalà è possibile conservarlo in frigo per circa tre giorni al massimo. Prima di cuocerlo, è possibile anche optare per la conservazione nel congelatore. In questo caso, il baccalà una volta dissalato può essere posto all’interno di una busta di plastica per congelare, e conservato nel congelatore per al massimo un paio di mesi.